Non pensavo mi sarei innamorata così tanto di quest'arte, così antica e primitiva, materica e istintiva, forte e delicata... e invece è successo.
Ci sono due grandi e diversi aspetti per lavorare la terra: al tornio, con la forza centrifuga che spinge la terra e le mani che la modellano fluidamente, e a mano.
Quest'ultima tecnica a mio avviso è molto riflessiva, calma e introspettiva; ci vuole pazienza per creare una forma in questo modo, che sia una scultura piuttosto che un vaso.
Ci si impiega molto più tempo, la rifinitura porta via ore, maneggi e modelli la stessa parte più e più volte, fino a quando il risultato non ti soddisfa.
Ci sono momenti nella vita in cui ho bisogno di lavorare così, immersa in uno spazio-tempo tutto mio, dimenticandomi di quello che c'è fuori, senza contare le ore...
Vengo risvegliata solo dal mal di schiena, che mi ricorda gentilmente di cambiare posizione per non restare bloccata.
Era un pomeriggio d'estate quando ho iniziato a lavorare su di lei, a casa... un colombino sopra l'altro, accarezzando la terra, coccolata dalla pace che essa trasmette.
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La possiamo definire una scultura, anche se volendo può fare anche da vaso...
Terra bianca lavorata al colombino, incisa e modellata seguendo le linee del pensiero, decorata con texture naturali e smaltata con ramina e cristallina miele.
Le sono così affezionata, è stato un lungo lunghissimo lavoro ma alla fine ne è valsa la pena.
Questa è lei appena finita di modellare, ancora cruda, che riposa sul mio tavolo da lavoro |
Penso che non c'è cosa migliore che lavorare sentendosi radicate alla terra. La ceramica per me rimane un mistero ma non ti nego che come tutte le materie plastiche fatte nella mia vita mi intriga parecchio. Complimenti per la sinuosità
RispondiEliminaGrazie mille Elisabetta!
EliminaLa ceramica è magica, trasmette davvero sensazioni magnifiche :)
eeee ma diventi sempre più brava! complimenti!
RispondiEliminaGrazie mille Clody, troppo gentile :)
Eliminala ceramica, come tutti i materiali da modellare con le mani mi affascina molto e qui in paese abbiamo una famosa scuola che spesso raduna per corsi gente da tutta Europa... te lo dico, caso mai volessi farti un giretto da queste parti ;-))
RispondiEliminaUn salutone, Giô
Grazie Giovanna :)
EliminaEh magari riuscissi a venire *_*
Bellissimo vaso/scultura ma strano, non ti ci riconosco in questa superfice così pesantemente lavorata.
RispondiEliminaForse i colori e le linee mi ricordano le ceramiche anni '50, quelle di Melotti o di Sassu per capirsi... o forse è che adoro così tanto i tuoi pezzi "lineari" così freschi e gioiosi, così solari ed espansivi, così diversi da questo pezzo che sembra invece molto pensato ed introspettivo, quasi viscerale.
Ok, sei autorizzata a mandarmi al diavolo! :)
E' un lato di me che non esploro spesso questo più introspettivo nella ceramica... essendo che creo sempre seguendo il mio flusso personale di pensiero, è nato in un momento nel quale dovevo scavarmi dentro :)
EliminaLo sai, sono strana, mi piace cambiare :)
Ma tranquilla, il tornio per ora resta il mio amore maggiore ;)
E no, non ti mando di sicuro al diavolo, anzi, come sempre adoro il modo in cui tu mi vedi e leggi i miei lavori :***
si, anch'io sono per i lavori semplici e lineari i colori caldi e vivaci che hai usato fino a qui. Ma apprezzo l'incredibile lavoro che c'è attorno a questa scultura descritto tanto bene nel tuo racconto. Amore a prima vista :)
RispondiEliminaGrazie cara :)
EliminaIo come sempre vado a momenti ;)