giovedì 22 settembre 2011

Soldati. Un'interpretazione personale.

Si sta 
come d'autunno
sugli alberi
le foglie.


G.Ungaretti

Quando non sappiamo cosa fare stiamo lì, sospesi tra cielo e terra, nell'attesa di un refolo di vento che ci smuova. 
Ci dia la carica. 
Ci dica dove andare e cosa fare.
Ondeggiamo nel dubbio.
Poi finalmente accade qualcosa.
E noi ci stacchiamo da ciò che credevamo fosse il nostro posto nel mondo, il nostro luogo, per volare lontano...
O talvolta vicino.

[Pensieri in libertà sull'autunno che sta arrivando, qualche riflessione e nulla più.]

Marty

7 commenti:

  1. Interessante la tua riflessione! Io amo l'autunno proprio per quel senso di rinnovamento che mi porta sempre, un po' come staccarsi da qualcosa di conosciuto per andare verso una nuova esperienza. Un abbraccio!

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  2. è arte anche questa poesia Marty....!!!!
    bellissima...!!

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  3. anche io amo l'autunno** in realtà, tutte le stagioni hanno qualcosa che mi affascina particolarmente, infatti il cambio tra l'una e l'altra è sempre bellissimo!

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  4. una bella riflessione...a me i cambi mettono sempre un po' ansia e l'autunno mi fa un poì tristezza....
    ciao Grazia

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  5. Grazia, se pensi che in fondo l'autunno è un po' "la morte" della pianta, allora si, mette tristezza^^ Ma se ti soffermi ad ammirarne i colori, caldi e accoglienti, è come se ti scaldasse il cuore**
    Poi questa stagione si comporta come la Fenice: gli alberi non muoiono... rinascono dalle loro "ceneri"!

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  6. concordo con Martina, io adoro l'autunno,
    ma soprattutto adoro la poesia, e fra i miei preferiti Ungaretti è fra i primi 3, viene subito dopo Pessoa :)

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Martina di Kairòs Lab

kairoslab@libero.it

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