sabato 22 febbraio 2014

Quando ci si innamora di una perla

Durante i mercatini spesso mi porto dietro perle che ho quasi dimenticato, lasciate nei cassetti per chissà quanto tempo, di solito messe da parte perché "troppo belle" per essere usate, quelle perle che non avranno mai una collocazione degna della loro unicità e particolarità...
E' successo questo inverno, durante uno dei mercatini di Natale a cui ho partecipato.
Apro la scatola che mi ero portata dietro e mi cade l'occhio su una splendida perla al lume, artigianale, un regalo di un'amica davvero brava e generosa...
Adoro i colori, è talmente bella che deve essere protagonista assoluta, senza fronzoli, perché è già "eccessiva" di suo.
Un'idea, al volo, ed è montata.
Qualcosa che non avevo mai realizzato, una forma da ricordare e provare di nuovo, sicuramente.

Parrot.
Bracciale semi-rigido realizzato interamente a mano con tubicini in ottone e una bellissima perla in vetro artigianale creata al lume, che ricorda le piume di un uccello tropicale.



Disponibile---> qui
Capite perché non riuscivo ad utilizzarla?
Più la guardo più penso sia troppo bella per qualsiasi gioiello... una di quelle perle da tenere come soprammobili, perché uniche e favolose.
Ma alla fine anche lei ha trovato una collocazione... che ne pensate?
Io continuo ad essere combattuta XD

Marty

9 commenti:

  1. Secondo me hai fatto benissimo! È un peccato tenerla inutilizzata, bisogna darle il giusto valore realizzando un pendente su una catena semplicissima o un bracciale è la scelta migliore. La tua scelta mi sembra anche tanto originale, brava Marti :)

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    1. Grazie mille Ila!
      Hai ragione, non utilizzare le perle è uno spreco, ma ad alcune ci sono così affezionata che è difficile poi separarsene ;)
      :****

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  2. Ah che meraviglia la soluzione del bracciale con i tubicini: bellissimo e originale, mi piace tantissimo!!! La perla è in effetti spettacolare. Montata così sta benissimo, ma... ok, dai, la dico tutta: forse fargli passare il filo sopra la svalorizza un pochino. Opterei per quelle magnifiche incastonature che sai fare incredibilmente bene (tipo la collana "isola"), con un rivetto nel foro centrale della perla e due buchini laterali nella base dell'incastonatura, che dovrebbe fuoriuscire un po', - per fissare il bracciale -. Ecco, la rompi... si è espressa... e me lo potessi permettere poi... Martina, il bracciale è perfetto così :-)!!

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    1. Grazie mille Silvia!
      Tranquilla, altro che rompi... ho chiesto consiglio apposta XD
      I problemi per montarla come dici tu sono parecchi, in primis il foro è enorme per rivettarlo come si deve... altrimenti la mia prima scelta sarebbe stata quella!
      Ma era un azzardo, rischiavo di rompere la perla... giammai!
      Ho pensato anche al castone, ma essendo tanto bombata dovevo comunque coprire parecchio il disegno con il metallo per non farla sfuggire... c'era poca superficie laterale per giocarmela in quel modo XD
      Insomma, alla fine anche se quei fili che ci passano sopra non mi fanno propriamente impazzire era l'unica soluzione che ho trovato fattibile XD
      Ma grazie comunque per i suggerimenti, mi piace vedere come gli altri avrebbero provato a montarla**
      :*****

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    2. Subito dopo che ti ho scritto mi son data giustamente della scema, perché è evidente che il castone, data la bombatura, sarebbe cosa ardua... Del foro così largo, invece, non me n'ero proprio accorta. La collocazione di questa perka è davvero un bel problema da "Archimede pitagorico inventore". Problema che le tue sapienti mani e il tuo brillante ingegno hanno, come sempre, più che egregiamente risolto!

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  3. Hai ragione, questa perla è davvero bella e tu l'hai proprio saputa valorizzare!

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  4. Dal momento che amo l'azzurro in tutte le sfumature....non poteva che piacermi questo bracciale .
    Me rimbambita....pensavo di averti fatto i complimenti alla prima uscita.
    Baciotti tanti .

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    1. Ahhhh tranquilla :)
      Grazie mille, i complimenti sono ben accetti alla prima-seconda-terza-millesima uscita :)
      :*****

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Martina di Kairòs Lab

kairoslab@libero.it

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